Da appassionato di trasporto
pubblico e di ferrovie non posso non unirmi e stringermi al dolore dei
parenti delle vittime e dei feriti dell'incidente avvenuto ieri in
Puglia, sulla tratta Andria-Corato gestita da Ferrotramviaria spa,
costato la vita a decine di persone. Non voglio fare e respingo ogni
tentativo di polemica perché ritengo che ci sia un inviolabile fascia
temporale di rispetto del dolore altrui. Le discussioni verranno dopo.
Inoltre ci tengo a chiarire che aborrirò ogni tentativo di
strumentalizzazione della disgrazia per altri scopi specie politici come
sempre più spesso accade perché il dolore altrui non è merce di scambio
per ottenere un voto o un applauso in più. Auspico che le discussioni
che verranno siano finalizzate al miglioramento dei mezzi e degli
strumenti umani e tecnologici affinché simili disgrazie non avvengano
più e non per soddisfare questo o quell'interesse di terzi. I "giorni
del dolore" non devono trasformarsi come sempre più spesso succede nei
giorni della polemica inutile e indecorosa che cavalca l'onda di una
falsa indignazione per soddisfare interessi altrui. Il dolore deve
rimanere tale.
Auspico in ugual modo che qualsiasi accorgimento sia legislativo, che lavorativo, che tecnologico eseguito in futuro nel campo ferroviario tenga conto dell'esperienza di questa tragedia per evitarne il ripetersi in altre circostanze. Uomo e macchina lavorino assieme per la sicurezza dei viaggiatori!
Non voglio né ritengo opportuno commentare le cause della vicenda perché a stabilirle penserà la magistratura e respingo qualsiasi avventata ipotesi fatta a riguardo senza conoscere a fondo i fatti.
Infine mi unisco al cordoglio espresso da Associazione Treno Bianco Azzurro, di cui sono orgogliosamente socio, e dalle pagine Facebook "C'era una volta la Ferrovia Rimini-San Marino", "I Treni d'Italia" e "Treni a Fano&Co.".
Auspico in ugual modo che qualsiasi accorgimento sia legislativo, che lavorativo, che tecnologico eseguito in futuro nel campo ferroviario tenga conto dell'esperienza di questa tragedia per evitarne il ripetersi in altre circostanze. Uomo e macchina lavorino assieme per la sicurezza dei viaggiatori!
Non voglio né ritengo opportuno commentare le cause della vicenda perché a stabilirle penserà la magistratura e respingo qualsiasi avventata ipotesi fatta a riguardo senza conoscere a fondo i fatti.
Infine mi unisco al cordoglio espresso da Associazione Treno Bianco Azzurro, di cui sono orgogliosamente socio, e dalle pagine Facebook "C'era una volta la Ferrovia Rimini-San Marino", "I Treni d'Italia" e "Treni a Fano&Co.".
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