Stamattina sono partiti verso la demolizione i due Iveco Autodromo Pollicino, facenti parte dello zoccolo duro storico del parco bus riminese. Di seguito un breve resoconto da me redatto sul forum TrasportiPubblici.net, nella discussione relativa a Start Romagna Rimini.
"Con una lacrima a rigare il volto.
Questo che mi accingo a proporre è
un breve resoconto dedicato interamente ai tristi protagonisti di
questa mattinata e di questa giornata, gli Iveco Autodromo Pollicino,
che proprio questa mattina ci hanno silenziosamente e inspiegabilmente
lasciato, confermando le voci che si erano susseguite nei giorni scorsi
riguardo ad una loro probabile dipartita. L'ultima volta che ho visto un
Pollicino (trattasi della matricola 30021), mi trovavo lungo Via Carlo
Alberto Dalla Chiesa: il mezzo non era posteggiato nel solito angolo dei
radiati ma direttamente in rampa di lancio per partire verso l'ultimo
viaggio, senza tanti preavvisi, a fianco del grande cancello di chiusura
della struttura. Assieme ai piccoli urbani arancioni, anche due Iveco
315 Poker se ne sono andati: questi ultimi però fanno parte del bacino
di Forlì-Cesena, ma sono ugualmente due splendidi mezzi.
Gli scatti
che vedrete sono già stati ovviamente pubblicati e non c'è nulla di
nuovo, solo l'atmosfera già carica di nostalgia per la loro sagoma
aggraziata ma pulita che non rivedremo mai più. La dinastia dei
Pollicino si apre con i servizi per disabili promossi da ATAM e ripresi
da TRAM Rimini (ora di competenza della Cooperativa Sociale La
Romagnola), per poi sbarcare nell'ambito urbano. Assieme ai Mauri sono
stati i protagonisti della mia infanzia, con i vorticosi pomeriggi
passati a bordo della linea 1, espletata proprio da loro quando gli Alé
cominciavano a muovere i loro primi passi (sia quelli a gasolio sia
quelli ibridi, che ci hanno lasciato anni fa per fornire ricambi a TPER
Bologna). Definitivamente chiusa la stagione con la linea 1, comincia
per i Pollicino il lento ma inesorabile declino: man mano vengono
radiati e demoliti tutti gli esemplari marcati "20P" (1 porta), seguiti a
stretto giro dai "35P" e dai "TH11". Ne rimangono solo due, un New 35P
(matricola 30019) e un 35P ex Comune di Cesena e ATR (matricola 30021),
che tra gli stenti continuano ad espletare saltuari servizi. La loro
ultima assegnazione è quella al deposito di Riccione, dal quale sono
stati prelevati qualche giorno fa per essere trasferiti a Rimini, in
vista dell'ultimo viaggio, compiutosi oggi.
Il nuovo che se ne
va. Gli scatti che vedrete sono stati da me realizzati nella giornata
del 29 marzo 2016, quando ho deciso di passare qualche ora a Riccione
per alcuni scatti relativi alle linee 43 e 125. Il tutto è nato da un
improbabile inseguimento del filosnodato VanHool AG300T matr. 36504,
motivato dalla curiosità di vedere dove questi avrebbe alzato i trolley.
Giunto a Riccione P.le Curiel " in testa alla gara", ho deciso di
abbandonare, deluso dall'atteggiamento del filoviere, il mio
inseguimento (il filosnodato si è fatto entrambi i viaggi in termico).
Dopo qualche attimo speso a rifiatare e a documentare la partenza della
linea 43 e l'arrivo della 125, il richiamo del Bredabus 3001.12, che
sapevo essere posteggiato in Viale Lombardia, nello spiazzo della Geat
dedicato al rimessaggio dei bus Start, è stato troppo forte. Così,
oltrepassata la SS16, mi sono addentrato nel periferico quartiere di San
Lorenzo e in breve ho raggiunto la destinazione. Lì, avendo trovato un
membro del personale piuttosto gentile, ho avuto modo di entrare nelle
"segrete stanze" dello spiazzo riccionese, dove ho trovato due scuolabus
Cacciamali, vari Siccar, il mitico Bredabus, tanto ricercato e,
discreti ma non sottovalutabili, entrambi i Pollicino (ed è stata una
sorpresa vederli), il New 35P e il piccolo e anziano (nonché malmesso
purtroppo) 35P. Ecco dunque gli scatti realizzati quel giorno, ricco di
soddisfazioni e che, a conti fatti, è stato fondamentale per la
documentazione del parco "storico" operativo e circolante (senza la gita
a Riccione non avrei nessuna foto del Pollicino New 35P...), che a
questo punto corre seri rischi di venire decimato in questa torrida
estate rivierasca (Foto Lollobus 29 mar. 2016).
Questi sono gli scatti dedicati alla matricola 30019, un Iveco 49.12
Autodromo Pollicino New 35P, immatricolato da TRAM Rimini il 06/05/1997,
immesso in circolazione nel 2000, acquistato usato da AMS di San
Benedetto del Tronto (AP), munito di 2 porte a libro, 9 posti a sedere, 1
di servizio, 28 posti in piedi (totale 38 posti), con sedili in
plastica, lungo 6,32m, peso 5532kg, portata massima 2312kg, alimentato a
gasolio, Euro 0, potenza 90kW, cavalli fiscali 25, cilindrata 2800,
cambio manuale e indicatore a led di tipo Aesys. Targa BK 044 ZA, numero
di telaio ZCFC4980102200664, colore arancio con fascia bianca regionale
con loghi Start Romagna (dati desunti dal documento Excel Bus 2012,
redatto da Mattia).
Da Riccione alla stazione. Da Riccione (con
alcuni scatti realizzati all'interno del deposito alla matricola
sottoindicata), passiamo alla stazione ferroviaria di Rimini, dove, in
data 13 aprile, ho trovato fermo nel posteggio gratuito il Pollicino
matr. 30021. Per me che ho avuto l'onore di essere frequentatore assiduo
dei loro piccoli ma comodi sedili, quando l'anno scorso ho rivisto
proprio lui all'uscita da scuola per un ultimo e indimenticato servizio
sulla linea 1 è stata un'esperienza catartica: ammirare il conducente
"manovrare" il cambio manuale con estrema difficoltà mi ha fatto
sorridere, riportandomi ai ricordi di bambino. Così come è stata
un'esperienza strana trovarsi lo stesso Pollicino quel giorno in
stazione, misteriosamente fermo; chissà quale servizio avrebbe
espletato, magari proprio la linea 1, sulla quale quel giorno compariva
il Cacciamali TCM 8.90 matr. 31407 che si intravede dall'altra parte
della strada in una delle foto (Foto Lollobus 29 mar. 2016 e 13 apr.
2016).
Questi scatti, invece, raffigurano la matricola 30021, un Iveco 49.10
Autodromo Pollicino 35P, immatricolato dal Comune di Cesena il
17/11/1988, poi passato ad ATR e infine a TRAM Servizi, immesso in
circolazione a Rimini nel novembre 2010, munito di 2 porte a libro, 9
posti a sedere, 1 di servizio, 28 in piedi (totale 38 posti), con sedili
laminati, lungo 6,40m, peso 5000kg, portata massima 2312kg, alimentato a
gasolio, Euro 0, potenza 68kW, cavalli fiscali 23, cilindrata 2445,
cambio manuale e indicatore a led tipo Aesys. Targa EF 498 PH, numero di
telaio ZCFC4960002008681, colore arancio con fascia bianca regionale,
senza loghi Start Romagna (dati desunti dal documento Excel Bus 2012,
redatto da Mattia).
Certamente tra tutti questi dati ne manca uno
fondamentale, la data di demolizione, che aggiorniamo oggi al
27/07/2016. Una data da tenere bene in mente, dato che oggi è l'inizio
della fine dei bus che hanno fatto la storia del trasporto pubblico
riminese per oltre trent'anni. Dei Pollicino ricordo bene il suono del
motore percepito dall'interno, un rumore assolutamente inconfondibile e
particolare, dato dal motore Fiat 8140.27, montato su telaio Fiat
49.10/49.12 Daily. Anche dall'esterno, così come accade per Siccar e
Alice, il loro arrivo era annunciato da questo particolare rumore,
grazioso, quasi da cartone animato. Peccato che questo suono, così
speciale, oggi non si senta più, né a Rimini né in Romagna. Forse, in
presenza di una legislazione apposita, si sarebbe facilmente potuto
salvare almeno uno di questi due mezzi, per restaurarlo e adibirlo a
corsette storiche per cittadini e turisti, ma purtroppo la Regione
Emilia-Romagna, per erogare i finanziamenti per l'acquisto dei nuovi
bus, esige questi pesanti tributi (almeno per noi apatras). Tutte le
parole spese sulla loro eventuale preservazione, purtroppo, ad oggi,
sono parole al vento. Ne rimangono solo due che possiamo pronunciare:
Addio Pollicino!"
Un cenno merita la questione sorta tra gli appassionati sulla anticipata e non preventivata radiazione e demolizione di questi mezzi. Riprendendo sempre un mio post su TrasportiPubblici.net fornisco la mia versione dei fatti:
"Forse i
Pollicino avevano presentato già dei problemi in questi ultimi giorni,
tale da comprometterne il loro utilizzo e da rendere necessaria la
demolizione. Mi fa specie però che sino a due settimane fa il Pollicino
New 35P effettuasse le corsette del personale e che nel giro di pochi
giorni abbia presentato così forti problemi. Il 35P già esteticamente
sembrava malmesso, non so se anche a livello tecnico-motoristico fosse
così ma certamente la sua demolizione è già più plausibile. Forse la
Regione aveva pronta una prima tranche di finanziamenti per Start e ha
giustamente richiesto la demolizione di alcuni mezzi prima di erogare
fondi. Start, vedendosi costretta, ha così deciso di sacrificare i mezzi
meno utilizzati e meno strategici (demolire, per intenderci, un Siccar o
un Alice sarebbe stata una follia vista la loro utilità sulle corse
scolastiche e sulle linee in generale nella stagione invernale). I
Pollicino invece non vengono utilizzati quasi mai e la linea 1, su cui
hanno percorso la maggior parte dei chilometri, si regge benissimo con
gli Alé, pur privi della sfortunata unità 31414 e, visti i lavori in Via
Cavalieri per l'Anello della Nuove Piazze, con i Cacciamali TCM8.90."
A completamento della relazione, inserisco gli scatti realizzati da Roberto Renzi e pubblicati sulla pagina Facebook Trasporti Pubblici in Romagna questa mattina intorno alle ore 10.15, nel momento in cui i Pollicino stavano per partire verso il demolitore.
Il mio augurio è che questi gloriosi mezzi vengano rimpiazzati con altrettanti bus di buona qualità, che durino tanto quanto è durato "l'impero" dei piccoli Iveco Autodromo Pollicino per il bene della nostra città.
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