Il sindaco Andrea Gnassi ha già definito il 2016 "l'anno della mobilità". E sarà l'anno della mobilità a tutti gli effetti: in primis giungerà a termine l'ambizioso progetto "Fila dritto", ovvero la fluidificazione dell'asse mediano (Via Roma e prolungamenti), che porterà ad avere da Miramare alla Fiera una serie ininterrotta di 17 rotatorie; in più, assisteremo (incrociando le dita) al completamento infrastrutturale del TRC.
Ma il 2016 sarà anche l'anno delle piste ciclabili, che collegheranno rami ora separati della rete urbana, come prevede l'altrettanto ambizioso progetto "Anello verde", che quest'anno vedrà il suo compimento definitivo. Un esempio citatissimo dal primo cittadino è la pista ciclabile che collegherà la zona del Centro Flaminio a Villaggio I Maggio dove è stata edificata la nuova scuola elementare: come giustamente sottolineato da Gnassi, la ciclabile eleiminerà una frattura storica (forse ben più sentita di quella della ferrovia e tutta moderna), quale quella della SS16. La pista passerà al di sotto della nuova rotatoria Coriano-Montescudo-SS16 già progettata come opera complementare della terza corsia della A14 per poi proseguire in zona Ponterotto.
Alcuni stralci dell'Anello verde sono già stati realizzati, come la ciclabile "Ti Porto in bici" da P.le Boscovich al Faro e dal Faro a Via Ortigara e la ciclabile all'interno del Borgo S. Andrea (Via Saffi), recentemente oggetto di forti polemiche tra Comune e commercianti del borgo per il disagio provocato dal cantiere. Inoltre, una rete ciclabile è stata realizzata anche nell'ambito del Progetto Tiberio (che porterà alla pedonalizzazione del ponte romano ed alla creazione di una grande arena sull'acqua). Passiamo ad analizzare nel dettaglio queste tre reti ciclabili.
Innanzitutto la ciclabile di Via Saffi, ideale proseguimento della storica "Polverara" oggi Via Covignano nel borgo, i cui lavori sono durati poco più di un mese e mezzo. L'intervento consisteva nell'allargamento del marciapiede, rendendo la sezione di nuova realizzazione una pista bidirezionale, caratterizzata dal consueto asfalto rosso. Di conseguenza, il parcheggio sulla parte sinistra della strada (teoricamente vietato) veniva eliminato. Alcuni esercenti hanno protestato per la mancanza di parcheggi, ma la polemica non ha fondamento in quanto sono stati recentemente realizzati nella contigua area dell'ex Foro Boario circa una novantina di stalli per le auto, che riequilibrano di fatto la situazione.
In alto: la pista in fase realizzativa e poi completata (Foto Lorenzo Celli 13/11 e 31/12)
La nuova pista in P.le Boscovich invece si inserisce nel progetto di collegamento di P.le Boscovich con il retro del Museo della Città. La pista è anch'essa bidirezionale e sostituisce la precedente in sede promiscua tracciata da una semplice linea gialla sull'asfalto. Il naturale proseguimento è la ciclabile sul lungomare. I lavori sono terminati poco prima delle feste natalizie: la sede rialzata comprende, oltre alla ciclabile, un marciapiede per i pedoni.
In alto: la nuova pista ciclabile da P.le Boscovich al Faro (Foto Lorenzo Celli 27/12)
Infine, c'è la nuova pista ciclabile, già pronta da qualche mese, lungo lo storico Viale Tiberio, costruito per volontà dell'allora podestà Palloni nel 1933. Anche qui, la pista ciclabile ha provocato l'eliminazione di alcuni posti auto lungo il viale, prontamente rimpiazzati dal nuovo parcheggio in fase realizzativa sul retro del supermercato Conad Tiberio. La pista ciclabile, rialzata rispetto al piano stradale, è bidirezionale ed è stata realizzata nell'ambito dei lavori del Progetto Tiberio, che comprende anche numerose iniziative storico-culturali distribuite lungo il bimillenario del Ponte di Tiberio, iniziato nel 14 da Augusto e completato nel 21 da Tiberio, suo successore al trono imperiale. Il progetto prevede anche una valorizzazione dello storico percorso della Via Emilia, compreso da Via San Giuliano, che porterà ad una riasfaltatura della via.
In alto: i lavori e la pista ciclabile di Viale Tiberio completata (Foto Lorenzo Celli 1/6 e 31/12)
La mobilità dolce, ecologica, va incentivata e favorita e questa è la strada tracciata dall'Amministrazione comunale in carica. Accanto a ciò, dobbiamo sicuramente aggiungere una nota di merito alla gestione del trasporto pubblico locale, che in questo 2015 ha fatto un importante salto di qualità verso l'ambiente (con l'acquisto dei nuovi Iveco Crossway Euro 6), ma anche verso una maggiore efficienza del servizio (dal 14 ottobre è in servizio la Navetta Grandi Mercati).
Il 2016 sarà anche l'anno delle elezioni amministrative che toccheranno anche il Comune di Rimini: sarà interessante confrontare i programmi di mobilità dell'attuale sindaco Gnassi, già ricandidatosi, e degli sfidanti di centrodestra. Sulla mobilità si gioca molto del prossimo futuro della città e, come già detto, si tratta di un tema strategico per lo sviluppo urbano.
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