sabato 27 agosto 2016

Nuova vita per Rimini Nord: potenziamento stradale e Parco del Mare

In questi giorni è stato pubblicato sull'Albo pretorio del Comune di Rimini, attesissimo, il progetto del Parco del Mare relativo al cosiddetto Primo Miglio, comprendente i territori delle frazioni di Torre Pedrera, Viserbella e Viserba. Non siamo poi così lontani da poter utilizzare impunemente il termine "rivoluzione urbana". Così infatti si delinea il nuovo scenario del waterfront riminese, che esploderà in tutto il suo fulgore nella zona di Marina Centro, la più battuta dai turisti e la più urbanizzata. Giustamente, l'Amministrazione Comunale ha scelto di partire con il progetto di riqualificazione dall'area più dimenticata a livello urbanistico della costa riminese, ovvero il Lungomare di Rimini Nord, che da Torre Pedrera si allunga fino alla foce del fiume Marecchia, a Rivabella, in una sottile lingua di caseggiati frequentati storicamente dalla clientela di più bassa fascia economica. Introduciamo i lavori facendo anche un preambolo sull'attuale situazione di mobilità, premessa che svilupperemo corposamente nel corso dell'analisi. Ad oggi, il lungomare è interamente carrabile e, fino all'inaugurazione della nuova variante di Via Diredaua, era percorso per intero, a parte alcuni chilometri di deviazione a Viserba e Viserbella nella sola direzione Sud per una serie di sensi unici, dalla autolinea suburbana numero 4 Rimini-Bellaria-San Mauro Mare. Inoltre possiamo dire che oltre la fascia di edifici, prevalentemente piccoli hotel, affittacamere e B&B, si trova la linea ferroviaria Ferrara-Ravenna-Rimini, percorsa da alcune decine di coppie di treni tra Ravenna e Rimini (non esiste pressochè alcun collegamento diretto fra Ferrara e Rimini, a parte alcune eccezioni). I convogli sono per la maggior parte di Trenitalia e solo in minima parte di Tper (la vecchia FER). Dunque a livello di mobilità possiamo definire due fasce parallele, una costituita dal lungomare carrabile (linea 4 e automobili) e l'altro dalla linea ferroviaria.

Passiamo ad analizzare il progetto nel dettaglio, secondo quanto mostrato nei rendering dal Comune di Rimini, cominciando dal contesto socio-economico. Nel documento trasmesso dal Comune si legge testualmente: "La zona di Rimini Nord presenta un marcato stato di degrado fisico, urbano ed edilizio". Obiettivo primario del progetto è dunque attenuare questo degrado, favorendo, attraverso i lavori pubblici in via di attuazione, il processo di riqualificazione edilizia dei fabbricati privati (secondo quanto stabilito anche dal nuovo PSC/RUE). Non serve indugiare su quanti e quali siano gli edifici da riqualificare; per constatarne lo stato di abbandono e degrado basta farsi un giro in bicicletta lungo i viali del lungomare Nord.
Passando a lato pratico, possiamo dire che l'intervento è suddiviso in tre stralci ben precisi:
-il primo stralcio prevede la creazione di un nuovo waterfront, in corrispondenza dell'attuale via carrabile (Viali Toscanelli, Dati, Porto Palos, San Salvador), in cui verranno inseriti elementi di hard landscape, ovverosia pavimentazioni lapidee o asfalti colorati, e di soft landscape, come aiuole, aree verdi, piante con vegetazione di tipo mediterraneo-dunale. Verranno valorizzati anche i caratteri identitari del luogo (il progetto è inserito non a caso nelle proposte di valorizzazione e riqualificazione dei luoghi identitari della città). A Viserba, per esempio, data l'abbondanza di fonti nel territorio circostante (su tutte la famosa Sacramora) verrà data priorità all'elemento acquatico, con fontane e giochi d'acqua. L'alternanza tra hard e soft landscape non seguirà il rigido schematismo imposto dall'attuale strada, ma si avvarrà di una linea più libera, permettendo così di creare alcuni spazi gioco, aree di ritrovo, giardinetti e aree per l'installazione di chioschi. Inoltre sarà possibile l'allargamento degli esercizi commerciali presenti, previo la messa in opera di verande e dehors. I negozi troveranno in questo modo nuova linfa di sviluppo, facendo leva su un ambiente urbano rinnovato e finalmente funzionale alle potenzialità turistiche della zona. Cogliendo il nuovo slancio economico, sarà possibile la riqualificazione degli edifici e dei fabbricati, in modo da presentare a cittadini e turisti un ambiente più consono alle loro aspettative. Inoltre, l'accesso al mare e alla spiaggia sarà garantito da nuovi scivoli pensati appositamente in accordo con le linee guida del progetto del Parco del Mare, in modo da non discostarsi dall'abaco progettuale presentato dall'Amministrazione Comunale.

In alto: il rendering realizzato dal Comune di Rimini che mostra la futura veduta aerea di un tratto del Lungomare Nord di Rimini riqualificato (da Comune di Rimini).

In alto: il progetto riguardante l'area compresa tra Viale Toscanelli e Viale Dati, tra Rivabella e Viserba. L'armonica alternanza tra gli elementi di hard e soft landscape crea un effetto che ricorda le antiche dune un tempo presenti sulla costa romagnola, offrendo a cittadini e visitatori anche una sorta di campionario botanico e delle particolarità territoriali che le varie frazioni offrono (da Comune di Rimini).


In alto: soluzioni proposte dal Comune per la risistemazione dell'arredo urbano, che prevede sinuosi spazi verdi uniti ad alcuni rettilinei con pavimentazione lapidea, dove convivono lo spazio pedonale e la pista ciclabile, immersi in uno scenario che da una parte contempla l'accesso alla spiaggia e il mare e dall'altro le attività ricettive riqualificate. Al centro il nuovo Parco del Mare, un'oasi del benessere, del verde e delle eccellenze locali. Infine, una breve veduta generale dei nuovi arredi (da Comune di Rimini).
In alto: nel dettaglio osserviamo le soluzioni proposte relative a Torre Pedrera, dove si pone in evidenza anche il problema di un armonico accesso alle spiagge. Alcune suggestioni da altri ambiti urbani (da Comune di Rimini).
In alto: un rendering relativo alle soluzioni proposte per la frazione di Viserba. Il porticato delle attività commerciali riqualificato si armonizza con il Parco del Mare, dove, oltre alla pista ciclabile e al camminamento pedonale, compare anche la caratterizzazione della fontana. Gli accessi al mare vengono riqualificati ponendo in essere l'elemento naturalistico, per vivacizzare il clima e smorzare l'impatto visivo delle costruzioni adibite ad attività ricettiva (da Comune di Rimini).

-il secondo stralcio prevede la risistemazione, la riqualificazione e il potenziamento dell'asse viario urbano parallelo alla linea ferroviaria. A preambolo dei futuri interventi c'è da inserire qualche considerazione sulla recente realizzazione dello sfondamento di Via Diredaua e dei relativi cambiamenti succedutisi in termini di mobilità. Lo sfondamento ha permesso lo sbocco di Via Diredaua, prima strada senza uscita, sulla arteria principale di collegamento tra mare e Statale 16, ovvero Via Tolemaide, messa ulteriormente in sicurezza con la creazione di una rotonda all'altezza di Via Apollonia (scenario di un grave incidente poco tempo fa). Nei pressi del sottopassaggio ferroviario si innesta una larga strada a due corsie fiancheggiata da marciapiedi, dove trovano posto le nuove e rinnovate fermate del servizio di trasporto pubblico locale (linea 4). Con lo sfondamento infatti si è definitivamente allontanato il bus dal lungomare (intervento che ha sì riflessi positivi, ma anche negativi), aprendo la strada anche al futuro spostamento del traffico veicolare. Ma ovviamente la sola Via Diredaua (tra gli interventi per la messa in sicurezza anche l'onerosa incisione della massicciata ferroviaria realizzata in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana) non basta! Quindi, in previsione del Primo Miglio del Parco del Mare, si è messo in conto di potenziare la rete viaria che fiancheggia la ferrovia, non solo attraverso il suo allargamento, ma anche mediante la creazione di nuove e capienti aree di sosta, una delle quali - lo vedremo - ospiterà anche l'attività mercatale. Ma andiamo con ordine!
Come il lungomare, che cambia toponimo a seconda delle frazioni attraversate, così fa anche l'asse viario che costeggia la ferrovia; andando da Torre Pedrera a Viserba e passando per Viserbella, troviamo addirittura cinque toponimi: Viale Eritrea, Viale Domeniconi, Viale Serpieri, Viale Caprara e Viale Mazzini. Noi ci concentreremo sugli ultimi quattro. L'intervento prevede l'ampliamento della sede stradale, che diverrà a doppio senso di marcia. Si dovrà in tal modo richiedere a RFI la cessione di parte dell'area attualmente occupata dal rilevato ferroviario, per poi curare la costruzione di muri di contenimento come successo in Via Diredaua. Laddove possibile, si creeranno anche posti auto e aree verdi per aumentare la resilienza urbana. La vegetazione sarà di tipo spontaneo, per permetterne una più facile gestione, e senza piante di alto fusto, che ostacolerebbero la manutenzione del rilevato. L'asfalto dei parcheggi e dei marciapiedi a margine del sedime ferroviario permette la filtrazione di eventuali acque meteoriche (in tal modo si presta attenzione anche all'aspetto fognario, visti i recenti cantieri che hanno portato alla scomparsa del divieto di balneazione nella aree corrispondenti a due fosse del lungomare Nord). Altra opera fondamentale è la realizzazione di un sottopasso nei pressi di Viale Lamarmora, che collegherà l'asse viario sopra descritto con il polo scolastico viserbese, in fase di ampliamento. Dunque, il traffico che attualmente affolla il lungomare verrà interamente spostato su questo corridoio viabilistico adeguato e riqualificato. La sperimentazione è cominciata a partire dal 26 luglio 2016, quando la linea 4 è stata deviata, in direzione Sud, su Via Diredaua. Presto, l'intero sistema del TPL e della mobilità privata occuperà questo asse di scorrimento, che dovrà perciò adeguarsi e integrarsi con il tessuto urbano circostante. Gli innegabili vantaggi, in termini di mobilità, che si possono trarre, oltre alla netta separazione tra il traffico inquinante e non inquinante in due fasce distinte, è il potenziamento del binomio treno-bus da sempre ossessione di ogni assessore ai trasporti. La linea 4, principale vettore di collegamento tra Rimini, il lungomare Nord e le cittadine a settentrione del capoluogo di provincia, esercita da Start Romagna su appalto di Agenzia Mobilità, si troverà in tal modo a convivere a stretto contatto con la ferrovia Rimini-Ravenna-Ferrara su cui si trovano due importanti stazioni del nostro territorio, che ultimamente stanno attraversando un momento di crisi sia strutturale che di flussi: stiamo parlando di Rimini Viserba e Rimini Torre Pedrera, per le quali si potrebbe profilare, con questo intervento, un'occasione di rilancio come strumenti di un più rapido servizio ferroviario ad uso metropolitano.
Rimini Viserba è stata recentemente adeguata da RFI attraverso il progetto Rete Snella, che l'ha trasformata da stazione di incrocio in semplice fermata attraverso la rimozione dei fasci merci residui e l'eliminazione del primo binario, mediante la soppressione della deviata in corrispondenza del passaggio a livello e l'allungamento dell'ex primo marciapiede sino al binario 2, rimasto l'unico in regolare esercizio. La stazione non produce annualmente uno stimabile flusso di viaggiatori ed è percorsa da un traffico di passeggeri prevalentemente locale in inverno (collegamento con Rimini), mentre d'estate, in concomitanza con la stagione turistica, il raggio d'azione si allarga un po' dati i servizi di trasporto messi in piedi da Trenitalia e Tper appositamente per la Riviera: pensiamo, a tal proposito, ad alcune coppie di Regionali, come i Minuetto diesel, che coprono la relazione Rimini-Firenze via Ravenna, Faenza e Marradi, alla "Freccia Orobica" (lo storico treno del mare da Bergamo a Pesaro via Poggio Rusco, Ferrara e Ravenna, attivo dal 1970 e un tempo affiancato anche dalle relazioni, di simile percorso, Cremona-Pesaro e Brescia-Pesaro oggi scomparse) e infine ai Rimini-Suzzara via Ravenna e Ferrara, storicamente più frequentati d'estate anche se attivi anche durante il periodo invernale. Questi ultimi due collegamenti sono di competenza di Tper mentre il primo è esercito da Trenitalia. Per il resto, si registra il canonico traffico tra Ravenna e Rimini, leggermente potenziato nelle giornate festive, specie nei tre mesi estivi.
Stesso discorso ma ancora più in piccolo per Rimini Torre Pedrera, che si presenta come casello fregiato del titolo di fermata, munito di una corta banchina, senza pensilina, recentemente allungata ma sempre separata dal fabbricato viaggiatori, chiuso e incustodito, dal passaggio a livello di Via Apollonia. Il traffico è lo stesso ma i volumi di passeggeri sono drasticamente più bassi. Qui non abbiamo scambi ma il semplice binario di corsa affiancato dalla banchina. Con la creazione del sottopassaggio, che collegherà l'asse viario e il percorso della linea 4 con il polo scolastico (possibilità di nuove corse scolastiche dedicate), e il potenziamento stradale, si potrebbe profilare per le poco frequentate stazioni un progresso in termini sia infrastrutturali che di traffico. Il servizio ferroviario potrebbe incentrarsi maggiormente sul carattere turistico e di quartiere metropolitano delle frazioni, e, in accordo con le cooperative di commercianti, si potrebbero creare appositi eventi che richiamino passeggeri sia sulla linea 4 che sui treni della Rimini-Ravenna, facendo aumentare i flussi di traffico. Il tutto dovrà essere oggetto di attente valutazioni da parte del Comune, svolte assieme alle aziende ferroviarie interessate, nello specifico RFI, Trenitalia e Tper.
Altro discorso va fatto per la realizzazione del sottopasso nei pressi di Via Lamarmora, che convoglierà il flusso di traffico su una nuova arteria, questa volta al di là della ferrovia, ovvero Via Sacramora. La prosecuzione dell'asse in affiancamento all'attuale linea ferroviaria avrebbe comportato nuovi espropri e la costruzione della sede stradale ex novo. In questo modo invece, si sfrutta la viabilità esistente potenziando anche l'offerta di mobilità riservata all'area commerciale di Viserba (ipermercato di Via Sacramora) e servendo ancor meglio il polo scolastico in via di ampliamento: attraverso questo sottoppasso, che supera brillantemente l'ostacolo ferroviario, si potranno aprire nuove possibilità di collegamenti tra i comuni a nord di Rimini serviti dalla linea 4 e il polo viserbese, con apposite corse scolastiche. Senza dimenticare la vicinanza con la stazione ferroviaria di Viserba, che permetterebbe in tal modo un collegamento più rapido tra località più lontane.  Di lì in poi, proseguendo su Via Sacramora, ci si congiunge all'ormai famoso Fila dritto: si permetterà così un più facile e veloce collegamento tra le aree più lontane della città, come Torre Pedrera e Miramare, poste ai due estremi del territorio comunale.
In alto: il rendering mostra la sistemazione di un tratto dei viali paralleli alla ferrovia. Al centro troviamo la carreggiata a due sensi di marcia, fiancheggiata da pratici marciapiedi, da elementi di verde e da parcheggi, senza tuttavia andare ad inficiare la circolazione sulla linea ferroviaria mediante un intervento di incisione e consolidamento del rilevato (da Comune di Rimini).
In alto: i progetti e le soluzioni proposte nel dettaglio, rispettivamente per i Viali Mazzini, Caprara, Serpieri e Domeniconi. Gli interventi puntano alla riqualificazione e al potenziamento dell'arteria viaria, cominciato con lo sfondamento di Via Diredaua, e mirano alla efficace coabitazione del trasporto privato, di quello pubblico (linea 4) e di quello ferroviario (linea Rimini-Ravenna-Ferrara) con interessanti ripercussioni sulla futura mobilità (da Comune di Rimini).
In alto: un rendering del progetto relativo al sottopassaggio da realizzarsi nei pressi di Viale Lamarmora, che collegherà l'asse viario appena illustrato con il polo scolastico e commerciale e l'arteria a monte della ferrovia, Via Sacramora, permettendo la prosecuzione del flusso di traffico verso Sud e discostandolo dalla fascia più prossima alla costa, bypassando l'ostacolo costituito dalla ferrovia (da Comune di Rimini).

-il terzo e ultimo stralcio del progetto prevede invece la creazione di due aree di sosta, una della quali, raggiungibile da Via Gaza, ospiterà l'attività mercatale. Questa realizzazione intende rispondere ai bisogni di posteggio che si verranno a creare con la chiusura del lungomare. Il nuovo mercato, che attualmente impone la chiusura di Via Diredaua e la deviazione domenicale del traffico sul lungomare, risponderà anche a delle esigenze di natura urbanistica: verrà collocato in posizione strategica, raggiungibile facilmente sia dal nuovo asse viario principale, attraverso il superamento della barriera della ferrovia o tramite la linea 4, sia attraverso il treno (cosa meritevole) da Rimini, per chi preferisce un viaggio più rapido e comodo, o dalle località vicine servite dalla linea ferroviaria. Se verrà fatto un corretto investimento su queste due nuove potenzialità congiunte (Parco del Mare e mercato), la fermata di Rimini Torre Pedrera potrebbe aumentare esponenzialmente il traffico passeggeri e magari beneficiare anche di un piccolo potenziamento, nell'ordine per esempio di inserire una pensilina e di alcune barriere antivento che riparino i viaggiatori dalla pioggia o dalle intemperie.
L'altra area di sosta è prevista nei pressi di Via Foglino, sempre in località Torre Pedrera e sempre nei pressi della stazione, anche se di alcuni metri più distante. L'area di sosta, che verrà attrezzata con piazzole che prevedono l'inserimento di elementi naturali nelle zone di posteggio (erba con funzione di mitigazione dell'impatto visivo), potrà essere strategicamente utilizzata come parcheggio per raggiungere il vicino mercato. Si potrebbe inserire nel piano anche un collegamento gratuito via trenino su gomma per permettere ai clienti di riportare le borse della spesa presso l'area di posteggio in maniera più agevole, comoda e sicura.
In alto: un rendering del futuro parcheggio di Via Gaza, che ospiterà anche il mercato. L'area di sosta confina anche con un'importante arteria di Torre Pedrera, Via Apollonia (da Comune di Rimini).
In alto: simulazione della disposizione dei posteggi di sosta e di banchi del mercato presso il parcheggio di Via Gaza, con relativi rendering (da Comune di Rimini).

In alto: il progetto per il parcheggio da realizzarsi in Via Foglino, con particolare attenzione agli elementi naturalistici da impiantare in corrispondenza delle piazzole di sosta per diminuire l'impatto visivo (da Comune di Rimini).

Il progetto appena presentato è sicuramente ambizioso e complicato, ma, ne sono convinto, porterà al rilancio a livello turistico e urbanistico di un'area della città da troppo tempo dimenticata, quale quella del lungomare Nord e delle zone attigue, proponendo altresì un antipasto di quella che sarà la futura realizzazione del Parco del Mare in zona Marina Centro. Non resta che augurare agli uffici comunali e ai soggetti che verranno interessati nello svolgimento dei cantieri un buon lavoro!









sabato 20 agosto 2016

TRC, e luce fu! Scelti i nuovi mezzi




In alto: un VanHool Exqui.City 18T circolante a Parma (Foto Alessio Pedretti per TPLItalia.it)

In alto: un filosnodato VanHool AG300T, attualmente circolante a Rimini sulla linea 11, la filovia che collega dal 1939 il capoluogo di provincia a Riccione (Foto Lorenzo Celli 01/06/2015).

Finalmente dopo oltre due anni dal fallimento di APTS sono stati scelti i nuovi mezzi del Trasporto Rapido Costiero: trattasi dei VanHool Exqui.City18T, già in uso a Parma, i quali, dopo i falsi allarmi di Solaris Trollino 18 Metrostyle e di Hess Swisstrolley 4, sono stati ufficialmente selezionati dal Comitato di Coordinamento dell'opera. Soddisfazione da Roberta Frisoni, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Rimini, nonché già Presidente di Agenzia Mobilità. No comment per il momento dall'agguerritissima "sindaca" di Riccione Renata Tosi, da sempre contraria alla realizzazione dell'opera. Rispetto al Phileas di APTS, con l'Exquicity si fa un deciso passo avanti verso la sostenibilità: il mezzo, come lo Swisstrolley, è dotato di accumulatori e in marcia autonoma funziona attraverso l'energia che viene liberata da queste batterie al titanio. Si tratta quindi di un veicolo a zero emissioni, non dotato di motore termico a diesel come i cugini AG300T attualmente in esercizio sulla linea 11, che invece consumano ultimamente grosse dosi di carburante per l'assenza di bifilare in P.le Kennedy. Altra importante novità è la possibilità di caricare a bordo le biciclette, cosa finora mai vista a Rimini, novità che finalmente sbarca nel Trasporto Pubblico Locale, forse troppo in ritardo. Speriamo che non vi siano incidenti di percorso questa volta e che l'ordine vada per il meglio. Intanto a Riccione si sta completando il varo del ponte sul Rio Melo (Porto Canale di Riccione), nei pressi dell'intersezione tra Via dei Mille e Viale Rimini, appositamente chiusi per non ostacolare le manovre dei mezzi di cantiere. Con il varo di questo ponte i lavori nella Perla Verde fanno un deciso passo avanti.

Lasciando per un momento perdere il cantiere, concentriamoci sui mezzi, in particolare sulla possibilità di trasportare biciclette. Oserei definire il VanHool Exquicity una sorta di pista ciclabile mobile, che permette di collegare tra loro  diverse piste sparse nella città. Facciamo un breve promemoria: il servizio di Trasporto Rapido Costiero parte da Rimini FS e subito incontra un importante punto di snodo dell'Anello verde progettato dall'Amministrazione comunale di Rimini, il Parco Ausa. Per capire l'importanza di tale mezzo, analizziamo la giornata tipo di un frequentatore ad esempio di RiminiWellness, che, in coerenza con lo spirito dell'iniziativa, decide di raggiungere Rimini in treno e di spostarsi in città con la bici. Tramite l'attivazione della fermata ferroviaria dedicata, l'utente può facilmente raggiungere gli ingressi del padiglione fieristico. Al termine della giornata, prima di raggiungere l'hotel, il nostro visitatore può caricare la bicicletta a bordo del TRC, raggiungere la fermata Parco Ausa e arrivare, attraverso l'area verde, lungo la litoranea, dove potrà bere un cocktail comodamente seduto ai tavolini del bar oppure godersi gli ultimi raggi di sole che filtrano tra gli alberi del Parco del Mare, oppure assistere alla performance musicale di alcuni artisti seduto sulle panchine o in cima al Belvedere di P.le Kennedy. Una volta tornato in hotel e cenato, sempre attraverso la bicicletta potrà decidere di visitare Riccione percorrendo la lunga area verde del waterfront riminese e ammirando il mare di notte oppure di riprendere ancora una volta il TRC per poi godersi la passeggiata lungo Viale Ceccarini o una festa all'interno di una delle tante discoteche della Perla Verde, per poi tornare comodamente in hotel con la modalità che preferisce (TRC o tramite bici lungo il Parco del Mare). Sembra incredibile che tutto ciò possa accadere a Rimini; sembra piuttosto una prospettiva da città del Nord Europa...
Ma spostiamo lo sguardo su una famiglia che, abitando a Villaggio I Maggio, abbia deciso di fare una gita domenicale fuori Rimini, per esempio a Cattolica. Attraverso opportuni lavori di sistemazione, si potrà riqualificare l'itinerario ciclopedonale di Via Rodriguez che, allacciato alla nuova pista in fase di realizzazione in località Villaggio I Maggio, potrà condurre la famiglia sull'itinerario protetto di Via Flaminia, nel tratto urbano compreso tra Via Annibale Fada e Via Luigi Settembrini. Da lì, con la creazione della pista su Via Chiabrera, si potrà raggiungere la fermata del TRC, punto nodale di interscambio con il Trasporto Pubblico Locale e la mobilità privata (auto e bici). Caricando le bici sul filosnodato, la nostra famiglia arriverà in pochi minuti a Cattolica e si godrà una splendida giornata in giro per le strade e per le piazze della cittadina romagnola.
Il TRC insomma avrà il grande merito di allacciare e riavvicinare punti della città e città che attualmente sono raggiungibili per la maggior parte solo grazie ad auto e treno. Se pensiamo che non sono molti i cittadini che utilizzano il trasporto ferroviario per spostarsi, specie se c'è di mezzo una bici, almeno a Rimini, possiamo renderci conto della portata del cambiamento in atto. Il trasporto bici sul veicolo, insomma, non è un valore in più, un optional, ma è una scelta programmatica fondamentale per la mobilità riminese.
Un cenno merita sicuramente la questione della linea 11, che, come sappiamo, dovrà essere rimodulata. Chiariamo subito che è legittimo pensare ad un servizio circolare ad anello, ma è altrettanto doveroso garantire il mantenimento di un servizio filoviario vicino alla costa. Il grande difetto del TRC, come sappiamo, è la distanza dalla spiaggia (300mt. circa contro i 25-50 della linea 11 Filovia Rimini-Riccione). Certamente con l'introduzione del servizio di Trasporto Rapido Costiero la linea 11 non potrà rimanere così com'è: il TRC sarà il servizio principe, mentre la linea 11 sarà di natura accessoria e al tempo stesso completiva della modalità di Trasporto Rapido Costiero. In sostanza, bisognerà allargare le frequenze, spostandole dagli attuali 12-15 minuti a 30-45 minuti e prestando attenzione alle coincidenze con i principali treni che fermano a Rimini e a Riccione (stessa operazione dovrà essere effettuata con la linea 125 in quel di Cattolica).
Spostando il discorso su Rimini e sulle coincidenze con la futura linea 11, penso ai treni Intercity (uno ogni ora diretto alternativamente verso Nord e verso Sud), ai numerosi Frecciabianca (due ogni ora rispettivamente verso Nord e Sud), con particolare attenzione al Frecciabianca serale proveniente da Roma Termini e diretto a Ravenna, con ritorno nella capitale nella primissima mattinata del giorno successivo, e soprattutto ai Treni Altà Velocità Frecciarossa (mattutini e serali) e NTV Italo, che saranno i principali carrier tra i grandi hub dell'Alta Velocità Italiana (Milano, Firenze, Roma, Torino, Venezia, Napoli, Bari, Salerno) e la nostra città. Ad intercettare il flusso di viaggiatori penseranno ovviamente gli eventi organizzati sulla Riviera nel corso dell'estate. Particolare attenzione nell'organizzazione dell'orario dovrà essere data ai treni specificatamente turistici, come i servizi TPER Rimini-Suzzara e Freccia Orobica (Bergamo-Pesaro), soprattutto all'Eurocity di OBB/DB che collega in ogni weekend estivo Rimini a Monaco di Baviera.
Il TRC invece sarà in grado di servire i passeggeri provenienti da qualsiasi tipologia di treno, a partire dai Regionali e Regionali Veloci, per arrivare ai treni di categoria superiore, ovvero i già citati Intercity, Frecciabianca, Frecciarossa, Italo NTV e soprattutto il treno Internazionale Rimini-Monaco di OBB/DB.
La coesistenza dei due servizi, pur con la prevalenza della nuova modalità di trasporto, pare necessaria in una fascia così urbanizzata e ricca di strutture ricettive e famosi locali come Rimini e Riccione. Tuttavia è comunque plausibile l'idea di un servizio parallelo ad anello, filoviario o automobilistico che sia, funzione peraltro già parzialmente assicurata dalle autolinee urbane circolari destra e sinistra 18 e 19.
Insomma, di carne al fuoco ce n'è parecchia se si parla di mobilità: ora, a cantiere del TRC ormai ultimato, bisogna mettersi al lavoro.