sabato 20 agosto 2016

TRC, e luce fu! Scelti i nuovi mezzi




In alto: un VanHool Exqui.City 18T circolante a Parma (Foto Alessio Pedretti per TPLItalia.it)

In alto: un filosnodato VanHool AG300T, attualmente circolante a Rimini sulla linea 11, la filovia che collega dal 1939 il capoluogo di provincia a Riccione (Foto Lorenzo Celli 01/06/2015).

Finalmente dopo oltre due anni dal fallimento di APTS sono stati scelti i nuovi mezzi del Trasporto Rapido Costiero: trattasi dei VanHool Exqui.City18T, già in uso a Parma, i quali, dopo i falsi allarmi di Solaris Trollino 18 Metrostyle e di Hess Swisstrolley 4, sono stati ufficialmente selezionati dal Comitato di Coordinamento dell'opera. Soddisfazione da Roberta Frisoni, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Rimini, nonché già Presidente di Agenzia Mobilità. No comment per il momento dall'agguerritissima "sindaca" di Riccione Renata Tosi, da sempre contraria alla realizzazione dell'opera. Rispetto al Phileas di APTS, con l'Exquicity si fa un deciso passo avanti verso la sostenibilità: il mezzo, come lo Swisstrolley, è dotato di accumulatori e in marcia autonoma funziona attraverso l'energia che viene liberata da queste batterie al titanio. Si tratta quindi di un veicolo a zero emissioni, non dotato di motore termico a diesel come i cugini AG300T attualmente in esercizio sulla linea 11, che invece consumano ultimamente grosse dosi di carburante per l'assenza di bifilare in P.le Kennedy. Altra importante novità è la possibilità di caricare a bordo le biciclette, cosa finora mai vista a Rimini, novità che finalmente sbarca nel Trasporto Pubblico Locale, forse troppo in ritardo. Speriamo che non vi siano incidenti di percorso questa volta e che l'ordine vada per il meglio. Intanto a Riccione si sta completando il varo del ponte sul Rio Melo (Porto Canale di Riccione), nei pressi dell'intersezione tra Via dei Mille e Viale Rimini, appositamente chiusi per non ostacolare le manovre dei mezzi di cantiere. Con il varo di questo ponte i lavori nella Perla Verde fanno un deciso passo avanti.

Lasciando per un momento perdere il cantiere, concentriamoci sui mezzi, in particolare sulla possibilità di trasportare biciclette. Oserei definire il VanHool Exquicity una sorta di pista ciclabile mobile, che permette di collegare tra loro  diverse piste sparse nella città. Facciamo un breve promemoria: il servizio di Trasporto Rapido Costiero parte da Rimini FS e subito incontra un importante punto di snodo dell'Anello verde progettato dall'Amministrazione comunale di Rimini, il Parco Ausa. Per capire l'importanza di tale mezzo, analizziamo la giornata tipo di un frequentatore ad esempio di RiminiWellness, che, in coerenza con lo spirito dell'iniziativa, decide di raggiungere Rimini in treno e di spostarsi in città con la bici. Tramite l'attivazione della fermata ferroviaria dedicata, l'utente può facilmente raggiungere gli ingressi del padiglione fieristico. Al termine della giornata, prima di raggiungere l'hotel, il nostro visitatore può caricare la bicicletta a bordo del TRC, raggiungere la fermata Parco Ausa e arrivare, attraverso l'area verde, lungo la litoranea, dove potrà bere un cocktail comodamente seduto ai tavolini del bar oppure godersi gli ultimi raggi di sole che filtrano tra gli alberi del Parco del Mare, oppure assistere alla performance musicale di alcuni artisti seduto sulle panchine o in cima al Belvedere di P.le Kennedy. Una volta tornato in hotel e cenato, sempre attraverso la bicicletta potrà decidere di visitare Riccione percorrendo la lunga area verde del waterfront riminese e ammirando il mare di notte oppure di riprendere ancora una volta il TRC per poi godersi la passeggiata lungo Viale Ceccarini o una festa all'interno di una delle tante discoteche della Perla Verde, per poi tornare comodamente in hotel con la modalità che preferisce (TRC o tramite bici lungo il Parco del Mare). Sembra incredibile che tutto ciò possa accadere a Rimini; sembra piuttosto una prospettiva da città del Nord Europa...
Ma spostiamo lo sguardo su una famiglia che, abitando a Villaggio I Maggio, abbia deciso di fare una gita domenicale fuori Rimini, per esempio a Cattolica. Attraverso opportuni lavori di sistemazione, si potrà riqualificare l'itinerario ciclopedonale di Via Rodriguez che, allacciato alla nuova pista in fase di realizzazione in località Villaggio I Maggio, potrà condurre la famiglia sull'itinerario protetto di Via Flaminia, nel tratto urbano compreso tra Via Annibale Fada e Via Luigi Settembrini. Da lì, con la creazione della pista su Via Chiabrera, si potrà raggiungere la fermata del TRC, punto nodale di interscambio con il Trasporto Pubblico Locale e la mobilità privata (auto e bici). Caricando le bici sul filosnodato, la nostra famiglia arriverà in pochi minuti a Cattolica e si godrà una splendida giornata in giro per le strade e per le piazze della cittadina romagnola.
Il TRC insomma avrà il grande merito di allacciare e riavvicinare punti della città e città che attualmente sono raggiungibili per la maggior parte solo grazie ad auto e treno. Se pensiamo che non sono molti i cittadini che utilizzano il trasporto ferroviario per spostarsi, specie se c'è di mezzo una bici, almeno a Rimini, possiamo renderci conto della portata del cambiamento in atto. Il trasporto bici sul veicolo, insomma, non è un valore in più, un optional, ma è una scelta programmatica fondamentale per la mobilità riminese.
Un cenno merita sicuramente la questione della linea 11, che, come sappiamo, dovrà essere rimodulata. Chiariamo subito che è legittimo pensare ad un servizio circolare ad anello, ma è altrettanto doveroso garantire il mantenimento di un servizio filoviario vicino alla costa. Il grande difetto del TRC, come sappiamo, è la distanza dalla spiaggia (300mt. circa contro i 25-50 della linea 11 Filovia Rimini-Riccione). Certamente con l'introduzione del servizio di Trasporto Rapido Costiero la linea 11 non potrà rimanere così com'è: il TRC sarà il servizio principe, mentre la linea 11 sarà di natura accessoria e al tempo stesso completiva della modalità di Trasporto Rapido Costiero. In sostanza, bisognerà allargare le frequenze, spostandole dagli attuali 12-15 minuti a 30-45 minuti e prestando attenzione alle coincidenze con i principali treni che fermano a Rimini e a Riccione (stessa operazione dovrà essere effettuata con la linea 125 in quel di Cattolica).
Spostando il discorso su Rimini e sulle coincidenze con la futura linea 11, penso ai treni Intercity (uno ogni ora diretto alternativamente verso Nord e verso Sud), ai numerosi Frecciabianca (due ogni ora rispettivamente verso Nord e Sud), con particolare attenzione al Frecciabianca serale proveniente da Roma Termini e diretto a Ravenna, con ritorno nella capitale nella primissima mattinata del giorno successivo, e soprattutto ai Treni Altà Velocità Frecciarossa (mattutini e serali) e NTV Italo, che saranno i principali carrier tra i grandi hub dell'Alta Velocità Italiana (Milano, Firenze, Roma, Torino, Venezia, Napoli, Bari, Salerno) e la nostra città. Ad intercettare il flusso di viaggiatori penseranno ovviamente gli eventi organizzati sulla Riviera nel corso dell'estate. Particolare attenzione nell'organizzazione dell'orario dovrà essere data ai treni specificatamente turistici, come i servizi TPER Rimini-Suzzara e Freccia Orobica (Bergamo-Pesaro), soprattutto all'Eurocity di OBB/DB che collega in ogni weekend estivo Rimini a Monaco di Baviera.
Il TRC invece sarà in grado di servire i passeggeri provenienti da qualsiasi tipologia di treno, a partire dai Regionali e Regionali Veloci, per arrivare ai treni di categoria superiore, ovvero i già citati Intercity, Frecciabianca, Frecciarossa, Italo NTV e soprattutto il treno Internazionale Rimini-Monaco di OBB/DB.
La coesistenza dei due servizi, pur con la prevalenza della nuova modalità di trasporto, pare necessaria in una fascia così urbanizzata e ricca di strutture ricettive e famosi locali come Rimini e Riccione. Tuttavia è comunque plausibile l'idea di un servizio parallelo ad anello, filoviario o automobilistico che sia, funzione peraltro già parzialmente assicurata dalle autolinee urbane circolari destra e sinistra 18 e 19.
Insomma, di carne al fuoco ce n'è parecchia se si parla di mobilità: ora, a cantiere del TRC ormai ultimato, bisogna mettersi al lavoro.

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